OCDS MONZA: PROMESSE DEFINITIVE E AMMISSIONI ALLA FORMAZIONE

OCDS MONZA: PROMESSE DEFINITIVE E AMMISSIONI ALLA FORMAZIONE

Domenica 24 ottobre nel Santuario di Monza dedicato a s. Teresa del Bambin Gesù, una processione che ha attraversato la navata centrale, alle ore 10,45 ha dato inizio alla s. Messa festiva. In essa si sono svolti i riti per le promesse definitive di due sorelle e altrettante ammissioni al nostro ordine secolare nella comunità di Monza.
Sotto lo sguardo un po’ perplesso dei fedeli ignari della bella festa che si stava compiendo per noi Carmelitani, nel giorno dedicato alle Missioni, i propositi della nostra Santa Teresa, patrona delle missioni e ricercatrice di anime per il Signore, hanno continuato ad essere efficaci.

Una bella e sobria cerimonia è stata presieduta da padre Fausto Lincio, nostro provinciale,con la concelebrazione di padre René, priore a Monza, padre Davide Capano, delegato provinciale OCDS e la presenza di fra Federico, che festeggiava il suo recente diaconato.
L’ omelia ci ha ricordato il valore della chiamata a seguire Gesù non solo come cristiani ma anche come carmelitani. Un valore aggiunto ha sottolineato padre Fausto, ricordandolo a noi, e chiarendolo con parole semplici ma efficaci ai fedeli. Un vangelo, quello di domenica, che pareva raccontare attraverso i simboli ciò che Gesù ha fatto per ognuno di noi. Attraverso quel “cosa vuoi che io faccia per te” lo abbiamo incontrato come Padre, amico, maestro. Ci ha insegnato a vedere la nostra infinita piccolezza di fronte all’immensa misericordia di Dio.
Angela e Manuela hanno affidato così nelle mani della Santissima Trinità il loro cuore e le loro vite facendo una promessa definitiva di fedeltà e sequela a Cristo nell’ordine Carmelitano esprimendo il loro “si” alla chiamata del Signore.
Silvia ed Elena, hanno chiesto invece di poter iniziare a vivere nella Comunità, secondo l’ideale di vita del Carmelo Teresiano, in un impegno di vita evangelica.

È poi seguito, un piccolo rinfresco con torta a tema e spumante, che abbiamo condiviso con i padri intervenuti e con alcuni fratelli arrivati da altre comunità, intervenuti alla cerimonia per rafforzare con fratellanza il senso di appartenenza all’ordine.
E’ stata davvero una bella giornata per tutti, che ha concluso un percorso per alcuni ed aperto lo stesso ad altri.
Non ci resta che pregare per avere nuove vocazioni carmelitane, perché il Carmelo pur adeguandosi a nuovi tempi resti sempre quella casa accogliente che abbiamo imparato a conoscere.
Maria nostra madre e sorella, ci tenga sotto il suo manto e ci accompagni nella salita al Monte, che vogliamo condividere con i nostri fratelli e sorelle che ci hanno preceduti e che verranno.

La comunità di Monza dell’Ordine Secolare

Il tempo trascorso come volontario all’Opera Messa Carità

Mi è stato chiesto di riportare per iscritto alcune delle mie esperienze trascorse in caritativa (OMC) presso i padri Carmelitani Scalzi del Corpus Domini dopo che ho lavorato per più di sei mesi lì per far conoscere a voi carissimi lettori che cosa fanno i volontari della mensa.
In caritativa vi sono numerose persone che si occupano dell’organizzazione vi è chi si interessa di trovare nuovi elementi che possano sostituirne altri in caso di necessità o di abbandono. Vi è, altresì, un cuoco che cucina un ottimo pasto caldo (infatti riceve molti complimenti dai nostri ospiti!!!). Abbiamo ancora chi durante la distribuzione si impegna a far rispettare le norme anticovid19 facendo entrare un massimo di cinque persone alla volta dall’ingresso e inoltre vi è chi si occupa della sistemazione delle scorte del cibo.
Non voglio parlare di un giorno specifico della settimana, perché non vorrei togliere dei meriti a tutti gli altri volontari. Per questo motivo vorrei descrivere come un volontario trascorre una giornata in mensa in maniera un po’ più generica.
La mensa apre la mattina dalle 08.30 e termina più o meno all’una di tutti i giorni della settimana, fatta eccezione del sabato che rimane chiusa. Nello specifico io da gennaio 2021 fino ai primi di luglio ho dato il mio modesto contribuito ad aiutare le squadre dei volontari nei giorni della settimana che partono dal lunedì al venerdì.
Ogni giorno ha una propria squadra di volontari e tra questi c’è un referente che organizza il gruppo e dà anche lui una mano per agevolare il corretto andamento della giornata.
La mattina, dopo aver espletato tutti i dovuti controlli a causa del covid, i nostri amici volontari, su indicazioni del referente cominciano a preparare tutto il necessario per riempire il sacchetto che dovrà essere consegnato ai nostri ospiti successivamente.
Così ognuno si impegna ad aiutare l’altro. Io, insieme ad altri, ci siamo occupati della preparazione dei panini o con il prosciutto o con il tonno o con il formaggio.
Altri ancora si sono occupati di dare una mano a preparare la frutta, o i dolci, o a sistemare le posate, o a scaricare le bottiglie di acqua ed anche a dividere le pizze con il maiale da quelle senza per i nostri amici musulmani.
Inoltre dopo la preparazione c’è chi aiuta alla distribuzione dei sacchetti o a lavare le pentole e le posate.
Tutti i volontari con cui ho lavorato sono sempre stati molto disponibili a fare il massimo per far sentire il prossimo non come un estraneo, ma come un fratello; non come un soggetto lontano, ma semplicemente un uomo o una donna più vicini a noi.
Abbiamo accolto e nutrito tutte le persone senza nessun tipo di distinzione.
Trattavamo ciascuno proprio come se fosse un fratello o una sorella esattamente come suggerisce Papa Francesco nella sua enciclica “Fratelli tutti”, il quale chiede a ciascuno di noi di abbandonare il pensiero rivolto solo verso sé stessi ed aprirlo all’altro non come un estraneo, ma come un vero fratello di sangue.
Per questo chiunque voglia entrare a far parte di questa grande famiglia, può contattare padre Paolo Pigozzo oppure può venire alla mensa per constatare di persona quanto bene fanno questi nostri amici.
Fr. Girolamo della Madre di Dio

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