Gruppo di monace mentre lavorano

SASSUOLO

CARMELITANI SCALZI

PROVINCIA DI SAN CARLO BORROMEO

SASSUOLO

   TITOLO: Monastero Maria Immacolata e S. Giuseppe

   INDIRIZZO: Via Montegibbio, 25 41049 Sassuolo (Mo)

   TELEFONO DELLA COMUNITÀ: 0536/872013

   E-MAIL DELLA COMUNITÀ: carmelosassuolo@gmail.com

   ANNO DI FONDAZIONE: 1959

   SITO WEB DELLA COMUNITÀ: www.monasterosassuolo.it

   ATTIVITÀ: produzione ostie e particole, ospitalità e accoglienza, veglie di preghiera e
incontri di spiritualità (v. sito internet)

BREVE STORIA: Le Carmelitane Scalze arrivano a Modena per la prima volta nel 1652. Il monastero è fondato grazie alla generosità della marchesa Donna Matilde Beatrice Bentivoglio-d’Este, dama di corte del Duca Francesco I, che conosce ed ama gli scritti di S. Teresa di Gesù. Lei stessa compra alcuni edifici, in una zona della città, adattandoli a monastero, posto sotto il titolo di “S. Giuseppe e S. Teresa”: la solenne cerimonia d’inaugurazione avviene il 19 marzo 1652. In questo Carmelo entra nel 1674 entra la principessa Eleonora d’Este (1643 – 1722), figlia del Duca Francesco I che diviene, con la vestizione, suor Maria Francesca dello Spirito Santo. Eletta più volte priora della comunità, nel 1689 fonda il Carmelo di Reggio Emilia e nel 1693 rientra a Modena, dove muore il 24 febbraio 1722 in fama di santità. Il 19 giugno 1798 il Carmelo modenese viene soppresso dalla Repubblica Cisalpina e il monastero venduto: le monache sono costrette a trasferirsi altrove. La principessa Maria Beatrice d’Austria – Este, sorella del Duca Francesco V, anche lei conquistata da S. Teresa, vuole riportare le Carmelitane Scalze a Modena. Mons. Cugini, Arcivescovo della città, per ringraziare Maria Immacolata di aver fatto cessare l’epidemia di colera, riapre la chiesa di “S. Giovanni del Cantone” con le offerte dei modenesi e la principessa ne compra gli edifici adiacenti per adattarli ad una comunità carmelitana: il monastero è inaugurato l’8 marzo 1859 sotto il titolo di “Maria Immacolata”. Dopo varie peripezie dovute alla “legge di soppressione” del luglio 1866, grazie all’aiuto della principessa M. Beatrice, terziaria carmelitana di Graz, le monache possono entrare definitivamente in possesso del monastero, dedicandolo a “Maria Immacolata e S. Giuseppe”. Durante i primi anni della seconda guerra mondiale la comunità rimane a Modena, anche se il monastero non ha sotterranei da poter utilizzare come rifugio ed è molto vicino all’Accademia Militare. Quando iniziano i grandi bombardamenti sulla città, il padre Provinciale cerca un luogo adatto per ospitare la comunità. Viene trovata una casa a Medesano, nel parmense, dove si trasferiscono tutte le monache fino alla fine della guerra, comprese alcune anziane bisognose di assistenza. Quando le sorelle tornano a Modena, il 26 maggio 1945, trovano il monastero requisito ed in parte affittato a famiglie di sfollati. Le monache possono utilizzarne solo una piccola parte, in cui si sistemano alla meglio, con grandi disagi e senza clausura regolare. Qualche anno dopo le Carmelitane tornano in possesso del loro monastero, ma l’edificio è completamente da ristrutturare e risanare. Venduto il vecchio edificio nel 1956, la comunità viene ospitata dal dottor Marazzi, fino al termine della costruzione del nuovo monastero, nella sua villa di Baggiovara dove cominciano ad arrivare le prime postulanti. Nel 1954 il dottor Pietro Marazzi offre alle monache un terreno di sua proprietà a Sassuolo, provincia di Modena e diocesi di Reggio Emilia. Il 2 giugno 1959 viene ufficialmente inaugurato il monastero e il giorno seguente Mons. Socche, Vescovo di Reggio Emilia, benedice la chiesa dando il benvenuto alla comunità.

Gruppo di monache che lavorano
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