Monte Compatri, 18-22 agosto 2021 Incontro degli Studenti Italiani OCD

Monte Compatri, 18-22 agosto 2021
Incontro degli Studenti Italiani OCD

18-22 agosto 2021

In questo scorcio di fine estate siamo tornati a vivere qualcosa che da tempo mancava al nostro panorama di Carmelitani Scalzi d’Italia: l’incontro di tutti i professi semplici delle nostre Provincie religiose.
Ci siamo ritrovati a Monte Compatri, sui colli romani, in un nostro antico convento secentesco della Provincia dell’Italia Centrale, una delle prime case dell’Ordine in Italia nella quale è morto il p. Giovanni di Gesù Maria, oggi venerabile, che è stato terzo Generale dell’Ordine e che come Maestro dei Novizi ha formato per più di trent’anni i giovani Carmelitani Scalzi che da Roma portarono poi il Carmelo in tutta Europa.
L’incontro è stato pensato come un’occasione per far conoscere tra loro i nostri giovani in formazione e ha visto la partecipazione di 24 studenti accompagnati dai loro formatori e con al presenza dei provinciali dell’Italia Centrale, di Milano e di Venezia.
Sono stati giorni dedicati anche alla riflessione comune su uno dei temi che sta intercettando ormai da qualche tempo la nostra società occidentale, quello dell’identità: chi è il carmelitano scalzo oggi? come proporre la ricchezza della nostra tradizioni spirituale a questa nostra Chiesa e società?
Siamo stati guidati nelle riflessioni da p. Agustì Borrell, Vicario Generale dell’Ordine, che ha presentato un documento che verrà discusso nel prossimo Capitolo Generale che si propone di essere un documento di sintesi sugli elementi essenziali del carisma teresiano.

Un approfondimento particolare sul tema dell’identità nella società digitale e al tempo dei social media ci è stato offerto da don Andrea Peruffo., presbitero della Diocesi di Vicenza che si occupa dei cammini di formazione dei giovani preti della sua Diocesi ed è il Direttore dell’Istituto Superiore per Formatori della Università Gregoriana. Una terza riflessione è stata offerta da p. Fabio Silvestri, Provinciale di Venezia, che ha offerto un raccordo tra la ‘struttura antropologica’ dell’uomo contemporaneo e gli elementi della spiritualità carmelitana che possono intercettare la domanda di senso che comunque anche in una società molto liquida l’uomo in quanto tale si porta dentro.
Accanto ai momenti di formazione ci sono stati tempi di confronto tra gli Studenti, momenti ricreativi (una gita, una partita al pallone, la visita all’abbazia di S. Nilo di Grottaferrata, unica presenza oggi al mondo dei monaci basiliani bizantini cattolici, l’abbazia fu fondata un cinquantennio prima dello scisma d’Oriente che vide la separazione tra la chiesa latina e quella ortodossa, e da allora è ponte di comunicazione tra questi due mondi), e le tipiche ricreazioni serali carmelitane dove ci si è intrattenuti con giochi, canti, parodie varie…
Un’esperienza che ha allargato il cuore e gli orizzonti all’interno dei quali la nostra vita di Carmelitani Scalzi può trovare strade per il futuro che ci sta davanti.

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