L'abbraccio fraterno tra Luca, Giovanni e i suoi superiori

Concesa: Vestizione di Giovanni e Luca

Concesa: Vestizione di Giovanni e Luca

Martedì 17 settembre, festa di S. Alberto di Gerusalemme, Luca e Giovanni hanno preso l’abito e iniziato a Concesa il loro anno di Noviziato Canonico, dopo una preparazione immediata grazie al nostro P. Davide Capano che ha tenuto loro un breve Corso di Esercizi. Li abbiamo accompagnati in questo momento importante della vita della nostra Provincia e loro ci hanno inviato queste due brevi testimonianze. Cominciamo a farne conoscenza…
Mi chiamo Giovanni e sono entrato per la prima volta in convento il 4 Febbraio 2018, come postulante, subito dopo aver preso la Laurea in Filosofia alla Statale di Milano.
Il convento era quello di Cassano Valcuvia, sotto la guida del Priore p. Attilio, sono entrato dopo un avvicinamento durato più o meno per tutto l’autunno precedente, trascorrendo alcuni week end al mese.
L’Eremo di Cassano, come forse alcuni di voi hanno avuto la fortuna di constatare, era incantevole, immerso in un mare di verde abitato da mufloni, lepri, caprioli e perfino cervi.
Lì ho sperimentato per la prima volta in modo serio la vita comunitaria: i momenti in coro, la ricreazione, il refettorio; ho vissuto 7 mesi a Cassano Valcuvia, fino a Settembre, in questo tempo sono stato formato dai padri sul Catechismo e sull’orazione attraverso le opere della nostra Santa Madre Teresa.

Dopo l’esperienza cassanese mi hanno trasferito a Firenze. Il convento dei carmelitani si trova nel quartiere collinare di Arcetri, distante neanche 5km dalla Cattedrale di Santa Maria del Fiore; anche questo convento è calato nella natura, in una natura meno selvaggia di quella di Cassano, ma sufficiente per creare uno stacco salutare dalla caoticità cittadina.
Ad Arcetri ho conosciuto altri ragazzi, più avanti di me nel cammino, giovani frati che frequentano la facoltà teologica ed hanno già fatto la Professione semplice. Ho avuto perciò la grazia di vedere da vicino quanto sia serrata la vita di uno studente carmelitano: tra il convento con le sue mansioni, la frequentazione dell’Università e lo studio, questi ragazzi avevano davvero giornate piene.
A Firenze ho avuto anche il piacere e l’onore di conoscere il nostro Generale p. Saverio!
Ho passato lì un anno intero; personalmente posso dire che è stato l’anno più impegnativo e bello della mia vita! Tra le varie esperienze ho fatto catechismo ai bambini della parrocchia di Bivigliano insieme a Fra David Maria; per tutto l’anno, insieme a Fra Luca Maria, ho seguito dei corsi all’Istituto di Spiritualità di Pisa (con tanto di esami finali…); ho partecipato alla famigerata raccolta delle olive del mese di Novembre…con la soddisfazione di vederle trasformate in olio squisito; ho preso delle lezioni di Musica per imparare ad accompagnare i salmi; ho frequentato con una certa costanza il convento delle nostre sorelle di vita attiva: le suore carmelitane di Santa Teresa di Firenze.
Anno impegnativo dicevo, non solo per le “cose fatte”, ma anche e soprattutto per ciò che riguarda il mio cammino spirituale e la mia preghiera. Ho meditato molto l’autobiografia della nostra Santa Madre e anche la Parola di Dio; per questo davvero devo ringraziare il p.Paolo, perché con il suo esempio di fedeltà alla preghiera e il costante riferimento alla Scrittura mi ha aperto delle porte fino ad all’ora rimaste chiuse.
Come un buon padre che va a riprendersi i figli alla fine della scuola, così il p. Attilio ci è venuto a riprendere per portarci in questo splendido convento che è Concesa, ed iniziare così l’anno di Noviziato!
Quella del 17 Settembre è stata una cerimonia di Vestizione davvero solenne!
Il p. Provinciale, Fausto, ricordo ancora con quanta cura mi abbia vestito, mi sentivo come un piccolo vestito per la prima volta dalla madre… e forse in qualche modo così è stato. L’abito carmelitano è un segno vivo di un’appartenenza e di consacrazione.
E infine, salire sul presbiterio, finalmente vestito come i fratelli con cui da 2 anni ormai vivo, per salutarli uno per uno mi ha commosso profondamente.
Non potevo sperare in un’accoglienza migliore, credetemi. I Padri ci hanno trattati con una cura ed un affetto specialissimo, ed hanno anche preparato un pranzo regale.

Fra Giovanni Maria di Gesù Crocifisso Signore della Gloria

 

Mi chiamo Luca Consonni, ho 30 anni e sono nato a Bergamo. Ho vissuto in casa con la mia famiglia fino all’età di 20 anni, conseguendo il ginnasio classico e concludendo le scuole superiori col diploma di perito geometra. Mi è sempre interessato molto il mondo della comunicazione mass-mediatica, del giornalismo, della ricerca storiografica, ho lavorato infatti nell’ambito della informazione freelance, partecipando attivamente a molte iniziative di nuova evangelizzazione via web.
La prima volta che sentii la chiamata interiore di consacrarmi al Signore fu diversi anni fa, mentre frequentavo l’oratorio.
Solo nel 2012, essendo questo desiderio sempre più presente nei miei pensieri, per grazia approdai al santuario di Concesa, appena in tempo per ricevere lo Scapolare il 16 luglio.
Con la frequentazione del Carmelo prima a Concesa e poi a Monza, si è potuta consolidare in me la scelta che mi ha portato a bussare alla porta della Provincia Lombarda come aspirante.
Il tempo del postulandato, trascorso fra Cassano Valcuvia e Firenze, mi ha mostrato in modo molto familiare e stimolante gli aspetti della vita religiosa di cui avevo solo letto nei libri o sentito parlare, e mi ha permesso di fare esperienze uniche, preziose, formative sia a livello umano che spirituale.
Ripensando agli anni passati, oggi più che mai, a chi mi disse che scegliere la vita religiosa non serviva a niente, risponderei ancora, col sorriso, che è vero: i Consacrati non servono “qualcosa”, ma Qualcuno.

Fra Luca Maria del Cuore Eucaristico di Gesù

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