A Roma le reliquie dei coniugi Martin e di Teresa di Gesù Bambino

A Roma le reliquie dei coniugi Martin e di Teresa di Gesù Bambino

«Durante le sue visite quotidiane al Santissimo Sacramento i suoi occhi si riempivano spesso di lacrime e il suo viso traspirava una beatitudine di cielo». In “Storia di un’anima” santa Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo – Teresina di Lisieux – descrive così le adorazioni eucaristiche pomeridiane con il papà Louis Martin.
I due reliquiari di santa Teresina e dei genitori, i coniugi Louis Martin e Marie-Azélie (detta Zélie) Guérin, canonizzati da Papa Francesco il 18 ottobre 2015, primi sposi a raggiungere insieme la santità ufficialmente riconosciuta, sono stati portati a Roma su iniziativa della diocesi in occasione del X Incontro mondiale delle famiglie.

Sono giunti portati in processione lungo la navata centrale e posizionati ai piedi dell’altare della Basilica di San Giovanni in Laterano, portate da Pietro Schilirò, dal fratello Lorenzo e dalla mamma Adele. Pietro, oggi ventenne, nato con una grave malformazione polmonare, è miracolosamente guarito dopo le preghiere di intercessione ai coniugi Martin. Il riconoscimento del miracolo ha portato alla beatificazione. Un secondo miracolo, che ha aperto le porte alla canonizzazione, è avvenuto in Spagna. Le reliquie di santa Teresina sono invece state portate all’altare dai coniugi Bottini, con i quattro figli, e Faleschini, accompagnati dai sei figli. Si tratta di due famiglie della diocesi di Milano che hanno accompagnato padre Sangalli, del Carmelo Scalzo della Provincia di san Carlo, a Lisieux, dove sono custoditi i frammenti ossei della santa. «Le sue reliquie sono qui perché Teresa è una santa educata da una coppia di santi – ha detto padre Antonio, già vice postulare della causa di canonizzazione dei coniugi Martin e postulatore della causa di Léonie Martin, una delle sorella di suor Teresina per la quale è in corso la causa di canonizzazione -. Teresina ha respirato la santità domestica e la sua santità deriva proprio da quella dei genitori».
Le reliquie sono state esposte alla venerazione dei fedeli fino a domenica 26 giugno. A partire dal pomeriggio del 20 giugno padre Sangalli ha tenuto delle brevi catechesi ogni giorno alle 16.45.

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